La riforma della prescrizione. Chi ha paura di una Giustizia che funzioni?

La riforma Bonafede della prescrizione, approvata con la legge 3 del 2019, prevede che i reati commessi dal 1° gennaio dell’anno prossimo non potranno più estinguersi dopo la sentenza di primo grado. Ad oggi si può arrivare fino al terzo grado come stabilito dalla famigerata legge ex Cirielli approvata nel 2005 dalla maggioranza di centrodestra. Tale provvedimento fu duramente e platealmente contestato dal centrosinistra che ora – paradossalmente – lo difende come bandiera di libertà.

Più difficile che curare. Il dilemma europeo della prevenzione degli attacchi terroristici.

Il livello di tutela dell’imputato nei sistemi penali europei è un conquista di civiltà. Eppure le legislazioni di garanzia e di libertà costituzionali risultano essere paradossalmente inadeguate per difendersi dai terroristi che – accecati dal loro odio fanatico – accettano di morire pur di fare del male.

I furti in appartamento sono in aumento. È legittimo difendersi? Numeri e regole.

Di Gabriele Pazzaglia I fatti di Lodi (l’uccisione di un ladro da parte di un cittadino che lo ha sorpreso nella sua tabaccheria), rilanciano l’annosa questione della legittima difesa, soprattutto nelle zone italiane da tempo flagellate da furti in appartamento e in attività commerciali. Non entreremo nel merito della vicenda. La ricostruzione dei fatti è […]

La Corte di Strasburgo condanna l’Italia per la mancata punizione della tortura. Non solo manca il reato, il meccanismo è inefficiente.

di Gabriele Pazzaglia La Convenzione ha lo scopo di proteggere dei diritti non teorici o illusori, ma concreti e effettivi Corte Europea dei diritti dell’Uomo, Sentenza Airey c. Regno Unito I maltrattamenti avvenuti durante l’irruzione nella scuola Diaz, alla fine del G8 di Genova del 2001, sono stati giudicati “tortura” dalla Corte di Strasburgo la quale, […]

Lex specialis: perché deve essere ricalcolata l’interdizione dai pubblici uffici di Berlusconi.

La sentenza della Corte di Cassazione del 1 agosto 2013 chiude (quasi) il lungo processo nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio Berlusconi, confermando la condanna per frode fiscale già stabilita nei precedenti gradi di giudizio. Solo dovrà essere rideterminata la durata della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.
Ma oltre alla ufficialità della condanna, la sentenza di mostra ancora una volta quanto siano basse le sanzioni penali in Italia. Per chi evade le tasse esiste una norma che riduce la durata dell’interdizione dai pubblici uffici rispetto alla regola generale.