Il Parlamento ha modificato la norma anti-rave. Eliminate le criticità più evidenti, ma permangono alcune perplessità

Dopo le molte critiche e perplessità dei giuristi, il cosiddetto decreto anti rave è stato in parte modificato. Si può dire che con queste modifiche siano stati risolti i problemi relativi al difetto di tassatività e determinatezza della nuova figura di reato? Non è facile dare una risposta univoca ad un simile quesito,

La riforma della prescrizione. Chi ha paura di una Giustizia che funzioni?

La riforma Bonafede della prescrizione, approvata con la legge 3 del 2019, prevede che i reati commessi dal 1° gennaio dell’anno prossimo non potranno più estinguersi dopo la sentenza di primo grado. Ad oggi si può arrivare fino al terzo grado come stabilito dalla famigerata legge ex Cirielli approvata nel 2005 dalla maggioranza di centrodestra. Tale provvedimento fu duramente e platealmente contestato dal centrosinistra che ora – paradossalmente – lo difende come bandiera di libertà.

Più difficile che curare. Il dilemma europeo della prevenzione degli attacchi terroristici.

Il livello di tutela dell’imputato nei sistemi penali europei è un conquista di civiltà. Eppure le legislazioni di garanzia e di libertà costituzionali risultano essere paradossalmente inadeguate per difendersi dai terroristi che – accecati dal loro odio fanatico – accettano di morire pur di fare del male.

I furti in appartamento sono in aumento. È legittimo difendersi? Numeri e regole.

Di Gabriele Pazzaglia I fatti di Lodi (l’uccisione di un ladro da parte di un cittadino che lo ha sorpreso nella sua tabaccheria), rilanciano l’annosa questione della legittima difesa, soprattutto nelle zone italiane da tempo flagellate da furti in appartamento e in attività commerciali. Non entreremo nel merito della vicenda. La ricostruzione dei fatti è […]