Quesito n. 5 – Abolizione delle 25 firme per candidarsi al CSM

Il quinto quesito referendario chiede di abrogare l’obbligo di presentare 25 firme affinché un magistrato si possa candare al Consiglio Superiore della Magistratura. Ma nessuna corrente sarà scalfita, e nemmeno impensierita, se qualche magistrato in più vorrà affollare le liste elettorali. L’unico modo per sperare di ridurre il correntismo è cambiare il sistema elettorale del CSM.

Referendum sulla riduzione dei seggi parlamentari: dati, curiosità e qualche considerazione

di Marco Ottanelli e Gabriele Pazzaglia Alla richiesta di confermare il voto parlamentare sulla riduzione dei parlamentari, gli italiani hanno appunto confermato. Noi siamo stati sempre contrari alla misura, sia idealmente che sulla base di precisi motivi storico-politici, ma accettiamo la volontà popolare per quel che è. Ecco, che è? Diamo inseme un sguardo a […]

Mattarella doveva sciogliere le Camere? Tra rappresentatività e stabilità, cosa prevede la Costituzione

di Gabriele Pazzaglia La formazione del secondo Governo Conte ha fatto emergere importanti questioni costituzionali: Lega nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno chiesto nuove elezioni, a causa dei mutati rapporti di forza e di consenso tra partiti, manifestati con le ultime elezioni europee e regionali rispetto alle politiche del 4 marzo 2018. LeU PD […]

Il rifiuto di Mattarella di nominare Savona Ministro dell’Economia. Argomenti e prassi sui limiti al potere del Presidente.

Il primo tentativo di formare un Governo M5S-Lega è naufragato per il rifiuto del Presidente della Repubblica Mattarella di nominare Savona a Ministro dell’Economia. Ma l’analisi del sistema costituzionale non dà questo potere al Presidente, essendo un organo politicamente irresponsabile. L’ultima parola spetta al Parlamento, unico direttamente responsabile davanti al Popolo.

La commedia infinita. La nuova legge elettorale. Come si voterà.

Per la quarta volta in 20 anni il Parlamento italiano si è occupato della legge elettorale.
Abbiamo diviso questo scritto in quattro parti: la prima è una sorta di scheda tecnica, un breve manualetto di istruzioni per capire cosa prevede oggettivamente il nuovo sistema. Segue un nostro commento, opinioni soggettive, con argomenti storici e comparatistici, per spiegare perché secondo noi la riforma è sbagliata.
La terza parte è una nostra modesta proposta su come dovrebbe essere il sistema elettorale.
Infine i motivi per cui questa riforma potrebbe essere incostituzionale.